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Progetto ECOATLAS: primo meeting tecnico

Si è svolto dal 18 al 20 aprile 2023, presso il Centro ENEA di S. Teresa (Lerici, SP), il primo meeting tecnico sulle attività previste nell’ambito del progetto ECOATLAS. All’incontro hanno partecipato ricercatori del CEAC (Centro de Estudios Ambientales de Cienfuegos, Cuba) e dell’ENEA. 

Foto di gruppo con ricercatori ENEA e del CEAC di Cuba presso il centro ENEA di S. Teresa e MASE

Si è svolto dal 18 al 20 aprile 2023, presso il Centro ENEA di S. Teresa (Lerici, SP), il primo meeting tecnico sulle attività previste nell’ambito del progetto ECOATLAS. All’incontro hanno partecipato ricercatori del CEAC (Centro de Estudios Ambientales de Cienfuegos, Cuba) e dell’ENEA (Dipartimento Sostenibilità, Divisione Protezione e valorizzazione del territorio e del capitale naturale e Divisione Modelli e Tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali) e un rappresentante del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE).

Durante il meetiong, i colleghi cubani e italiani hanno lavorato alla definizione dettagliata delle attività che verranno svolte nei prossimi mesi, e in particolare durante il periodo Aprile-Luglio 2023 in cui i ricercatori del CEAC in visita lavoreranno a stretto contatto con i colleghi dell’ENEA. Nello specifico, i ricercatori ENEA metteranno a disposizione il proprio know-how per il rafforzamento delle conoscenze e delle tecniche di elaborazione e di interpretazione di immagini satellitari in ambiente marino costiero per realizzare e convalidare mappe locali degli habitat che consentano di intraprendere azioni per la conservazione, la resilienza e il mantenimento dei servizi ambientali degli ecosistemi marini costieri di Cuba. La mappatura degli habitat è un prezioso strumento di gestione per valutare i danni e la vulnerabilità degli stessi in aree ad alto valore naturale ed economico, in particolare in periodi di cambiamenti climatici. ENEA fornirà, inoltre, formazione e supporto al personale cubano sullo sviluppo ed uso di modelli di circolazione finalizzati all’identificazione di aree in cui si possa realizzare estrazione di energia dal mare. L’attività è finalizzata all’implementazione di un modello generale di circolazione dell’isola di Cuba, e di modelli a più alta risoluzione in aree specifiche, allo scopo di realizzare una valutazione del potenziale energetico locale fornito dalle correnti marine. I ricercatori cubani verranno inoltre istruiti sull’utilizzo di correntometri e altra strumentazione oceanografica per l’acquisizione di dati sperimentali in mare. La formazione avverrà presso il centro ligure nella fase iniziale del progetto e successivamente a Cuba dove verrà svolta la “verità mare” finalizzata alla validazione dei modelli ad alta risoluzione.

La collaborazione tra CEAC e ENEA, iniziata già dal 1999, porterà ad un mutuo accrescimento scientifico per i ricercatori coinvolti. Verranno infatti unite le competenze teoriche dei ricercatori ENEA alle necessità pratiche espresse dai colleghi del CEAC per sviluppare strategie di adattamento e mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici a Cuba.

Il progetto ECOATLAS nasce nell’ambito del Protocollo d’Intesa tra il MASE, e il Ministero della Scienza, Tecnologia e Ambiente della Repubblica di Cuba (CITMA), sull’introduzione di tecnologie innovative e strumenti per ridurre il rischio e la vulnerabilità e rafforzare l’adattamento al cambiamento climatico nell’ecosistema marino cubano, con l’obiettivo di potenziare le capacità nazionali nell’applicazione di tecnologie avanzate per la mappatura dell’habitat marino da remoto, sostenere il monitoraggio e la pianificazione nei sistemi marittimi e costieri, e migliorare le capacità di effettuare valutazioni di disponibilità e fattibilità sull'uso dell’ energia marina a Cuba. Nel corso del progetto ENEA fornirà il supporto tecnico-specialistico necessario per sviluppare le capacità tecniche del personale cubano sul telerilevamento da satellite e l’uso di strumenti geomatici, sulla creazione di modelli delle correnti marine e del loro potenziale energetico e sull’utilizzo della strumentazione necessaria a misurare le correnti.

 

Personale di riferimento: 
A cura di: 
Redazione Divisione Impatti Antropici e del Cambiamento Climatico sul Territorio
Ultimo aggiornamento: 28 Giugno 2023