L'albedo superficiale, α, è uno dei parametri climatici chiave poiché regola la radiazione a onde corte assorbita dalla superficie terrestre. Una determinazione accurata dell'albedo è cruciale nelle regioni polari a causa delle sue variazioni associate ai cambiamenti climatici e del suo ruolo nei meccanismi di feedback forte. In questo lavoro[1], vengono confrontate le misurazioni satellitari e in situ dell'albedo superficiale a banda larga presso il Thule High Arctic Atmospheric Observatory (THAAO) sulla costa nord-occidentale della Groenlandia (76,5°N, 68,8°O). L'analisi, pubblicata sulla rivista Remote Sensing è interessante per vari motivi: data la scarsità delle misure artiche, i dati MODIS (che fornisce valori giornalieri) sono molto usati, ma a causa della frequente alta copertura nuvolosa e della variabilità delle condizioni nelle inversioni satellitari ci sono molte informazioni ricavate con sistemi indiretti.
Questo lavoro, portato avanti dal laboratorio Laboratorio Modelli e Misure per la Qualità dell’Aria ed Osservazioni Climatiche, nell'ambito del lavoro di dottorato in Scienze Polari presso l'Università Ca' Foscari, Venezia, della dottoressa Monica Tosco, utilizza per casi studio anche le dettagliate misure che si sono rese disponibili negli ultimi anni, e mostra i limiti dei dati satellitari, che andrebbero utilizzati con cautela soprattutto in applicazioni relative all'evoluzione giornaliera dei processi oppure in studi sull'evoluzione del bilancio energetico.
Le attività a THAAO sono svolte principalmente in collaborazione tra ENEA e INGV; in questo lavoro il contributo ENEA è stato fondamentale.

Bibliografia