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Economia circolare: un rapporto tecnico sotto i “riflettori” dell’IPF

Con scadenza 19 dicembre il rapporto tecnico UNI1608977 posto in inchiesta dalla commissione UNI/CT 057 Economia circolare attende tutti i commenti degli interessati.

Questo documento dal titolo “Analisi di buone pratiche di economia circolare per la valutazione del loro funzionamento e delle prestazioni e per favorirne la replicabilità” contiene un'analisi di buone pratiche di economia circolare di organizzazioni italiane.

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Con scadenza 19 dicembre il rapporto tecnico UNI1608977 posto in inchiesta dalla commissione UNI/CT 057 Economia circolare attende tutti i commenti degli interessati.

Questo documento dal titolo “Analisi di buone pratiche di economia circolare per la valutazione del loro funzionamento e delle prestazioni e per favorirne la replicabilità” contiene un'analisi di buone pratiche di economia circolare di organizzazioni italiane.

Le buone pratiche sono suddivise in macro-aree di applicazioni di economia circolare sulle quali sono state analizzate le performance e gli impatti delle organizzazioni selezionate (ad esempio: prodotto come servizio, estensione ciclo di vita del prodotto, utilizzo dei sottoprodotti). Il documento tratta anche dei miglioramenti quantitativi e qualitativi attesi e della replicabilità.

Il rapporto tecnico si basa su un'ampia prospettiva di valutazione di efficacia della buona pratica, includendo aspetti differenziati sotto cui esaminare i casi presentati e le organizzazioni proponenti. Tali criteri hanno riguardato, tra gli altri, aspetti come l’innovatività in termini organizzativi e di business delle soluzioni, il livello tecnologico, la loro magnitudo, la loro replicabilità oltre alla loro ricaduta ambientale e sociale. Accanto a tale sistema di valutazione si sono, inoltre, associate valutazioni di congruenza con i principi dell’economia circolare, nell’ottica del life-cycle thinking, come la riduzione del consumo di risorse, la capacità di riutilizzare materie prime secondarie, l’aumento di efficienza dei processi e l’allungamento del ciclo di vita dei prodotti.

Questo nuovo documento vuole rappresentare un elemento di indirizzo nella identificazione di strade attuative e di criticità nell’implementazione dell’economia circolare da parte delle organizzazioni identificando modalità correnti, possibili approcci da replicare nello stesso o in altri settori e infine barriere all’implementazione.

Le buone pratiche sono suddivise in 13 macro-aree di applicazione:

1. Business model e innovazione - ecosistema agricolo
2. Business model e innovazione - gestione sostenibile edificio
3. Business model e innovazione - raccolta, riuso, riciclo
4. Business model e innovazione - simbiosi industriale e diagnosi risorse
5. Ecodesign – packaging
6. Filiera circolare
7. Formazione
8. Processi di gestione end-of-pipe
9. Processo di recupero – energia
10. Processo di recupero – materiali
11. Prodotto biodegradabile
12. Prodotto da riciclo/recupero
13. Riconversione industriale

Il riferimento normativo citato nel TR è la UNI/TS 11820 “Misurazione della circolarità - Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni”.

L’inchiesta pubblica finale è un momento essenziale dell’elaborazione normativa per questo è importante il tuo parere. Clicca qui e vai alla banca dati per commentare.

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Personale di riferimento: 
A cura di: 
Redazione Divisione Economia Circolare
Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre 2022