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ENEA coordina progetto ECAPAC: tra i primi progetti finanziati dal Programma di Ricerche in Artico

Il Progetto ECAPAC - Effects of Changing Albedo and Precipitation on the Arctic Climate - coordinato da ENEA, è tra i sei progetti finanziati dal Bando 2018 del Programma di Ricerche in Artico (PRA 2018-2020). Il progetto è coordinato dal Laboratorio OEM della Divisione PROTER, in collaborazione con il Dipartimento di Fisica della Sapienza (Roma), INGV, il Lamont-Doherty Earth Observatory del Columbia University Earth Institute e si svolgerà in 36 mesi.

Strumenti installati sul tetto del Building 1971 presso la Base aerea di Thule, Greonlandia

Il Progetto ECAPAC - Effects of Changing Albedo and Precipitation on the Arctic Climate - coordinato da ENEA, è tra i sei progetti finanziati dal Bando 2018 del Programma di Ricerche in Artico (PRA 2018-2020).

Il progetto è coordinato dal Laboratorio OEM della Divisione PROTER, in collaborazione con il Dipartimento di Fisica della Sapienza (Roma), INGV, il Lamont-Doherty Earth Observatory del Columbia University Earth Institute e si svolgerà in 36 mesi.

Il progetto ha come obiettivo prioritario quello di valutare come la variabilità della precipitazione e i conseguenti effetti sulla copertura di neve e ghiaccio inneschino i complessi meccanismi di retroazione che legano l'albedo superficiale alla temperatura atmosferica e superficiale portando a repentini cambiamenti sul clima.

L'Artide, così come l’Antartide, è una delle aree della Terra maggiormente sensibili ai cambiamenti climatici e per questo oggetto di specifici programmi di ricerca internazionali.

Il progetto prevede l'utilizzo dell’ampio set di misure in situ e di telerilevamento (attivo e passivo) effettuate dall’Osservatorio di Thule (76.5°N, 68.8°O) in Groenlandia, e l'istallazione di nuova strumentazione dedicata allo studio delle precipitazioni. Le condizioni ambientali e le difficoltà logistiche ostacolano le osservazioni da terra che invece hanno un ruolo chiave per definire e ridurre le incertezze dei modelli climatici e per la validazione e la correzione di dati da satellite.

La combinazione di osservazioni da terra, misure satellitari e simulazioni con un modello climatico a scala regionale, consentirà di contribuire alla comprensione dei processi fisici e allo studio di fattori forzanti del clima, in particolare dei processi che regolano la riduzione del ghiaccio artico e i meccanismi della cosiddetta “amplificazione artica”.

Il progetto raccoglie l’eredità di precedenti attività progettuali di ENEA svolte sia in Artide che in Antartide. Con il progetto ECAPAC vengono messi a sistema dati ed analisi sviluppate negli anni ai due poli con un approccio di ricerca unitario.

Il Programma di Ricerche in Artico (PRA) 2018/2020, finanziato dalla Legge di Bilancio 2018, è una iniziativa finalizzata a realizzare gli obiettivi fissati dalla Strategia italiana per l'Artico e di attuare gli impegni assunti dall'Italia con la dichiarazione congiunta dei Ministri della ricerca firmata durante la prima Arctic Science Ministerial a Washington il 28 settembre 2016. L'attuazione operativa del PRA è affidata al Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Responsabile scientifico: Virginia Ciardini, virginia.ciardini@enea.it

Personale ENEA del Laboratorio OEM: Tatiana Di Iorio, Daniela Meloni, Giandomenico Pace.

 

Clima: scienziati in Artico per studiare ghiacci marini e precipitazioni su ENEAInform@ 11 febbraio 

https://www.enea.it/it/Stampa/news/clima-scienziati-in-artico-per-studia...

Intervista ad Alcide Di Sarra nel Rotocalco di Adnkronos TV -

https://www.adnkronos.com/rotocalco-n-7-del-17-febbraio-2021_3X8PjAQOI3t...

 

 

Personale di riferimento: 
A cura di: 
Redazione Divisione Impatti Antropici e del Cambiamento Climatico sul Territorio
Ultimo aggiornamento: 16 Novembre 2023