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Bi-Stretch-4-Biomed: al via il progetto per protesi cardiovascolari supersottili

ENEA, nell’ambito delle sue attività di ricerca sull’ingegneria dei materiali finalizzata alla sintesi, alla lavorazione e alla caratterizzazione di biomateriali e nanocompositi, coordina il progetto “Bi-Stretch-4-Biomed”, finanziato attraverso Horizon 2020. Il progetto, le cui attività dureranno fino alla fine del 2020, utilizza i fondi del programma di partenariato “Marie Skłodowska-Curie actions” (MCSA), destinati al Research and Innovation Staff Exchange (RISE).

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ENEA, nell’ambito delle sue attività di ricerca sull’ingegneria dei materiali finalizzata alla sintesi, alla lavorazione e alla caratterizzazione di biomateriali e nanocompositi, coordina il progetto “Bi-Stretch-4-Biomed”, finanziato attraverso Horizon 2020. Il progetto, le cui attività dureranno fino alla fine del 2020, utilizza i fondi del programma di partenariato “Marie Skłodowska-Curie actions” (MCSA), destinati al Research and Innovation Staff Exchange (RISE).

Bi-Stretch-4-Biomed che coinvolge oltre ad ENEA,  l’Università di Warwick, la Queen’s University di Belfast ed il CALTECH – California Institute of Technology, ha un costo totale di circa 400.000,00 €, 342.000,00 € dei quali provenienti da fondi comunitari. La quota destinata a ENEA è di 139.500,00 €.

Scopo finale del progetto è fornire la conoscenza necessaria alla realizzazione di stent cardiovascolari bioriassorbibili, realizzati mediante polimero PLLA (acido polilattico) rinforzato con nanotubi di disolfuro di tungsteno (WS2). L’impiego di tale materiale nanocomposito, permetterà di realizzare protesi cardiovascolari biocompatibili e riassorbibili, aventi caratteristiche di resistenza paragonabili ai propri corrispettivi realizzati in PLLA puro, ma con uno spessore di tre volte inferiore. Ciò consentirà di impiantare stent riassorbili dall’organismo dopo la guarigione della lesione, ma piu’ semplici da spostare per il chirurgo lungo il percorso arterioso, fino alla zona da trattare.

Le attività di ricerca, caratterizzate da una forte interdisciplinarietà, sono organizzate in sette Work Packages:
• WP1: Sintesi di nanocompositi PLLA-WS2
• WP2: Caratterizzazione e simulazione meccanica dei nanocompositi
• WP3: Studi strutturali e morfologici dopo la deformazione e la degradazione dei materiali
• WP4: Progettazione e costruzione di un apparato per la deformazione del polimero da impiegarsi in misure di diffrazione di raggi X  in-situ
• WP5:  Studi in-vitro della biocompatibilità e tossicità dei nanocompositi PLLA-WS2
• WP6:  Attività di coordinamento e disseminazione
• WP7:  Aspetti etici

L’interazione tra i Partner del Progetto è favorita dagli stage di personale (docente, ricercatore, tecnico, amministrativo) dalle proprie sedi europee verso i laboratori del CALTECH a Pasadena (California), per contribuire alle attività sperimentali e di progettazione nonché l’utilizzo di radiazione di sincrotrone per gli esperimenti di caratterizzazione strutturale e morfologica durante la deformazione dello stent.

Riferimento:
Dr. Tiziana Di Luccio, ENEA – Laboratorio Nanomateriali e Dispositivi  (SSPT-PROMAS-NANO) tiziana.diluccio@enea.it

 

A cura di: 
Redazione Divisione Tecnologie e processi dei materiali per la sostenibilità
Ultimo aggiornamento: 27 Giugno 2017