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Raggi cosmici ed Invecchiamento

In questa breve review, che vede come primo autore Anna Giovanetti  (SSPT-TECS-SAM), vengono descritti i meccanismi biologici alla base della senescenza cellulare e dell'invecchiamento, le caratteristiche peculiari degli ioni HZE, la loro interazione con la materia vivente e effetti sull'organismo e il ruolo chiave che svolgono i mitocondri.

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Nella prospettiva di missioni spaziali sempre più lunghe ed insediamenti su altri pianeti, è necessario ridurre al minimo il rischio per la salute degli astronauti, in particolare quello dovuto all’esposizione ai raggi cosmici. Si tratta di un tipo di radiazioni non presenti sulla terra la cui componente più pericolosa è costituita dagli ioni HZE (numero atomico elevato ed alta energia).

Gli effetti degli ioni HZE sono qualitativamente diversi da quelli dovuti alle radiazioni presenti sulla terra; le ionizzazioni indotte dagli ioni HZE si propagano nei tessuti e persistono nel tempo generando uno stato infiammatorio diffuso chiamato “infiammazione sterile”. Questo stato infiammatorio alterato è tipico degli anziani e spiegherebbe perché trascorrere lungo tempo nello spazio può causare l'insorgenza di malattie normalmente legate all'invecchiamento. Gli effetti da ioni HZE mimano l’invecchiamento ma avvengono più rapidamente, rendendo i voli spaziali un'opportunità anche per studiare i processi cellulari associati al decadimento fisiologico dovuto all’età.

In questa breve review, pubblicata su Front Physiol. 2020; 11: 955, che vede come primo autore Anna Giovanetti  (Lab. Salute & Ambiente, SSPT-TECS-SAM), vengono descritti i meccanismi biologici alla base della senescenza cellulare e dell'invecchiamento, le caratteristiche peculiari degli ioni HZE, la loro interazione con la materia vivente e effetti sull'organismo e il ruolo chiave che svolgono i mitocondri.

 

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A cura di: 
Redazione Divisione Tecnologie e metodologie per la salvaguardia della salute
Ultimo aggiornamento: 21 March 2023