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A lezione di transizione energetica delle isole minori: 2 tappa a Favignana

Panorama dall'isola di Favignana

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra il Laboratorio Soluzioni Integrate per l’Efficienza Energetica e il Laboratorio di Osservazioni e Misure per l’ambiente e il clima, si inserisce nelle attività della Ricerca di Sistema, il programma finanziato dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) che prevede attività di ricerca e sviluppo finalizzate all’innovazione tecnica e tecnologica di interesse generale per il settore elettrico. In particolare, il progetto 1.5 Edifici ad alta efficienza per la transizione energetica (2022-2024) prevede attività legate alla promozione dell’efficienza energetica negli usi finali e allo sviluppo delle fonti rinnovabili nelle piccole isole non connesse al sistema elettrico nazionale. L’obiettivo è anche rendere i cittadini e in particolare gli studenti, protagonisti e beneficiari della transizione energetica.

I temi affrontati con i ragazzi riguarderanno il cambiamento climatico, la sostenibilità ambientale, le connessioni con le attività antropiche, gli obiettivi di decarbonizzazione, i consumi energetici, le soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi e l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

L’incontro con gli studenti dell'Istituto Comprensivo A. Rallo,  Scuola secondaria di I grado “B. MINEO”, di Favignana con le classi I, II e III si inserisce inoltre nelle attività del progetto NET – ScienzaInsieme, coordinato dal CNR in collaborazione con altri enti scientifici tra i quali ENEA, che quest’anno è responsabile delle attività realizzate con le scuole. Il progetto NET partecipa alla Notte europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, l’evento promosso dalla Commissione europea sin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.  La Notte europea dei Ricercatori si svolge ogni anno l’ultimo venerdì di settembre. Quest’anno avrà luogo venerdì 27 settembre 2024.

Nell’Osservatorio Climatico ENEA, da anni sono in corso di sperimentazione alcune soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi e l’utilizzo delle fonti rinnovabili (es. impianto fotovoltaico con pompa di calore e accumulo per la produzione di acqua calda, sistema di raffrescamento solare) e per stimare gli effetti della variabilità atmosferica e della deposizione di particolato sui sistemi fotovoltaici sulla produzione elettrica.

L’Osservatorio Climatico di Lampedusa, nato oltre 25 anni fa a consolidamento delle attività di monitoraggio dei gas serra iniziate nel 1992, è dedicato allo studio del clima del Mediterraneo e globale. Punto di riferimento internazionale per la ricerca sui processi climatici, è attualmente un Osservatorio integrato che contribuisce a varie reti di misura globali sul clima (ad esempio il Global Atmosphere Watch dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale), e alle principali infrastrutture di ricerca ambientali Europee, sia sul ciclo del carbonio (Integrated Carbon Observing System, ICOS) che sul rilevamento di componenti atmosferici (Aerosol, Clouds, and Trace gases Research Infrastructure, ACTRIS) e marini (European Multidisciplinary Sea Floor and Water Column Observatory, EMSO). 

L’iniziativa è curata da Biagio di Pietra, Francesco Baldi, Simone Beozzo e Paolo Sdringola , per il Laboratorio Soluzioni Integrate per l’Efficienza Energetica, e da Alcide Giorgio di Sarra, Damiano Sferlazzo, Salvatore Piacentino e Francesco Monteleone, per Laboratorio di Osservazioni e Misure per l’ambiente e il clima.

Questa iniziativa è stata realizzata in aprile a Lampedusa e sarà replicata anche in altre isole minori della Sicilia. 

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