Nell'ambito del progetto Basilicata Heritage Smart Lab (BHSL), promosso dal Cluster delle Industrie Culturali e Creative (ICC) “Basilicata Creativa”, cofinanziato dalla Regione Basilicata nell’ambito della S3 Smart Specialization Strategy, Asse I del PO FESR 2014-2020 – Ricerca, Innovazione e sviluppo tecnologico, ENEA contribuisce alle attività del Work Package 1 "Monitoring Basilicata Heritage".
Al fine di approfondire la comprensione dell'interazione tra i visitatori e l'ambiente circostante, i ricercatori ed i tecnici ENEA stanno elaborando un protocollo per il monitoraggio microclimatico degli ambienti museali, un contesto particolare in cui, pur dovendo garantire prioritariamente la salvaguardia delle collezioni custodite ed in mostra, occorre trovare un compromesso rispetto al comfort dei visitatori e dei lavoratori. La rete di sensori allo studio considera quindi non solo i parametri ambientali come la temperatura (T) e l'umidità relativa (UR%) all’interno ed all’esterno, la concentrazione di CO2 interna, il flusso d'aria (Flux), l'illuminamento (LUX), il PM 10 ed il PM 2.5, ma anche il numero di visitatori, il loro tempo di permanenza ed il loro coinvolgimento
I dati raccolti durante la campagna di misurazione saranno valutati con una duplice prospettiva: la protezione dei manufatti conservati nei musei e il benessere dei visitatori. Il rispetto dei valori di temperatura e umidità indicati nelle Linee Guida per la conservazione dei beni culturali, specifici per ogni materiale, è infatti fondamentale per garantire condizioni idonee a evitare fenomeni di degrado, e l'impatto dei visitatori su questi valori può essere significativo, determinando spesso variazioni repentine. Allo stesso modo, il rispetto di condizioni confortevoli per i visitatori è importante per favorire la permanenza negli spazi espositivi, garantendo una visita il più possibile piacevole e rilassata. La mediazione tra queste due esigenze non può che nascere dall’approfondimento di quanto avviene all’interno dei musei ed il protocollo di monitoraggio degli ambienti qui proposto intende perseguire questo obiettivo, fornendo una metodologia per l’acquisizione di informazioni utili per una riflessione sulle Linee Guida ed un loro possibile aggiornamento.
Maggiori informazioni sono presenti nell’articolo pubblicato su INGENIO il 21 marzo 2024