Beni culturali: tecnologie d’avanguardia per la Villa dei Misteri a Pompei
Il lavoro che la Soprintendenza Pompei ha affidato all’ENEA punta a realizzare un modello di analisi sperimentale e monitoraggio che potrà essere applicato ad altre domus nell’ottica di una manutenzione preventiva, che deve basarsi sulla conoscenza e sul controllo continuo o periodico dei manufatti al fine di garantire la conservazione e la sicurezza dei siti archeologici. Il team ENEA ha trasferito dai Centri ENEA di Bologna, Brasimone e Casaccia tecnologie d'avanguardia differenziate in base alle tipologie di materiale da analizzare, ossia legno e calcestruzzo.
Il lavoro che la Soprintendenza Pompei ha affidato all’ENEA punta a realizzare un modello di analisi sperimentale e monitoraggio che potrà essere applicato ad altre domus nell’ottica di una manutenzione preventiva, che deve basarsi sulla conoscenza e sul controllo continuo o periodico dei manufatti al fine di garantire la conservazione e la sicurezza dei siti archeologici. Il team ENEA ha trasferito dai Centri ENEA di Bologna, Brasimone e Casaccia tecnologie d'avanguardia differenziate in base alle tipologie di materiale da analizzare, ossia legno e calcestruzzo. “In questa nostra campagna di indagine, che ha l'obiettivo di acquisire i dati necessari per definire gli interventi di manutenzione, abbiamo messo in campo un numero maggiore di strumenti d'indagine rispetto al 2013”, spiega Bruno Carpani, responsabile scientifico della campagna diagnostica per l’ENEA. “In particolare stiamo facendo alcuni rilievi nelle zone di appoggio delle travi del peristilio, attualmente chiuso al pubblico”, aggiunge Carpani. “Con il lavoro che stiamo svolgendo a Villa dei Misteri puntiamo a realizzare il primo modello di monitoraggio e diagnosi che potrà essere applicato ad altre domus con tipologie simili di copertura”, conclude Carpani. A Villa dei Misteri l'equipe ENEA ha eseguito anche i rilievi delle vibrazioni ambientali con sismometri ad elevata sensibilità. “Questa volta ci siamo concentrati sulla sala degli affreschi e sulla copertura dell'atrio adiacente alla sala stessa e abbiamo messo a punto una sofisticata modellazione matematica che ci ha permetterà di valutare la vulnerabilità di questo luogo sottoposto a continue vibrazioni per la vicinanza alla linea ferroviaria e la sismicità di quest’area”, spiega Paolo Clemente dirigente di ricerca ENEA.