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Progetto Bloowater: riparte il campionamento sul lago di Albano

Il 3 novembre è ripartita la campagna di campionamento 2020-2021 sul lago di Albano nell’ambito del progetto Bloowater. Nella precedente stagione 2019/2020, a causa delle restrizioni imposte dal DPCM del 9 marzo, le attività di prelievo e analisi dei campioni d’acqua sono state interrotte prima che fosse possibile acquisire immagini e dati spettrali mediante drone. 

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Il 3 novembre è ripartita la campagna di campionamento 2020-2021 sul lago di Albano nell’ambito del progetto Bloowater (Supporting tools for the integrated management of drinking water reservoirs contaminated by Cyanobacteria and cyanotoxins). 

Nella precedente stagione 2019/2020, a causa delle restrizioni imposte dal DPCM del 9 marzo, le attività di prelievo e analisi dei campioni d’acqua sono state interrotte prima che fosse possibile acquisire immagini e dati spettrali mediante drone. Le difficoltà causate dall’ emergenza COVID-19 e dalle conseguenti restrizioni permangono tuttora, con ripercussioni su molte attività di ricerca. 

A questa nuova campagna, hanno partecipato anche i colleghi del Dipartimento Tecnologie Energetiche(Laboratorio Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche) dell’ENEA che hanno messo a disposizione il drone sul quale è stata montata una telecamera (MAPIR Survey 3N) con filtro RGB acquistata dal Dipartimento di Scienze dell’Università Roma 3. Questo filtro cattura la luce proprio come fanno i nostri occhi nelle lunghezze d’onda del visibile in cui la luce viene assorbita anche dai pigmenti fotosintetici presenti nelle alghe. La telecamera in tal modo può acquisire immagini a colori che possono essere confrontate e combinate tra loro per mappare la superficie del lago.

I droni, o veicoli aerei senza pilota (UAV), sono sempre più utilizzati per il monitoraggio dell'ambiente. 

Le immagini georeferenziate sono state catturate con una risoluzione di 12MP e saranno ulteriormente analizzate con l’obiettivo di sviluppare un sistema di monitoraggio delle fioriture algali da cianobatteri attraverso l'integrazione di immagini satellitari, immagini da droni e analisi di campioni d’acqua prelevati nel lago. 

Nel Lazio, le acque del lago di Albano, insieme a quelle dei laghi di Vico e Nemi, sono soggette a periodiche fioriture di Planktothrix rubescens, già rilevate da numerosi studi dell’Istituto Superiore di Sanità. In Italia, attualmente 12 regioni su 20 sono interessate da fioriture cianotossiche a carico di Microcystis aeruginosa, Planktothrix rubescens, Anabaena flos-aquae ed altre specie di cianobatteri produttrici di tossine. Infatti durante le fasi di senescenza e morte, i cianobatteri possono rilasciare nelle acque delle sostanze tossiche, le cianotossine che hanno effetti negativi importanti sulla salute dell’uomo che può venire a contatto con le cianotossine attraverso l’acqua potabile, i prodotti ittici per l’alimentazione umana e le attività ricreazionali.

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