Italian Oyster Fest: focus su cambiamenti climatici, sfide e prospettive di adattamento per il settore della molluschicoltura
Il 17 e 18 maggio ENEA ha preso parte all’Italian Oyster Fest a La Spezia, evento dedicato all'ostricoltura italiana, contribuendo al dibattito sui cambiamenti climatici e le prospettive di sviluppo sostenibile del settore della molluschicoltura
Il 17 e 18 maggio ENEA con la DIvisione IMPACT ha partecipato all’Italian Oyster Fest, ospitato presso la Camera di Commercio Riviere di Liguria a La Spezia. L’Agenzia è intervenuta in due momenti centrali della manifestazione, dedicati all’adattamento ai cambiamenti climatici e alle prospettive di crescita sostenibile nel settore della molluschicoltura.
Il primo evento, organizzato da GAL FISH Liguria in collaborazione con Azienda Speciale Riviere di Liguria, è stato il seminario scientifico dal titolo “Ostricoltura, mitilicoltura e cambiamenti climatici: sfide, adattamento e nuove opportunità di sviluppo” che ha visto anche la presenza di rappresentanti del MASAF e della DG Mare della Commissione Europea.
Nel corso del seminario scientifico, Chiara Lombardi (Laboratorio Biodiversità ed Ecosistemi) ha illustrato l’impegno ENEA nello studio degli impatti del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini e sulle attività produttive connesse, evidenziando il ruolo delle infrastrutture di ricerca, tra cui la SmartBay di Santa Teresa, come piattaforme strategiche per il monitoraggio ambientale e il supporto all’innovazione in ambito marino-costiero.
Il giorno successivo, Luca Appolloni (Laboratorio Biodiversità ed Ecosistemi), ha presentato il contributo dell’Agenzia al dibattito “La reintroduzione dell’Ostrica piatta in Italia, prospettive di crescita”, sottolineando le potenzialità ecologiche e socio-economiche della specie per la rigenerazione degli habitat e lo sviluppo di una blue economy sostenibile. In particolare, è stata evidenziata l’importanza del recupero del “métier” millenario relativo all’allevamento dell’ostrica piatta e le possibili implicazioni socio-scientifiche.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra enti di ricerca, istituzioni italiane ed europee, e operatori del settore, rafforzando il dialogo tra scienza e territorio nella promozione di un acquacoltura innovativa e resiliente.