Ingresso dell'Italia nel Consorzio per un’infrastruttura europea di ricerca dedicata alla conservazione, caratterizzazione, distribuzione e valorizzazione delle risorse microbiche
L’Italia è entrata ufficialmente a far parte del Consorzio per un’infrastruttura europea di ricerca dedicata alla conservazione, caratterizzazione, distribuzione e valorizzazione delle risorse microbiche, la Microbial Resources European Research Infrastructure (MIRRI-ERIC).
L’Italia è entrata ufficialmente a far parte del Consorzio per un’infrastruttura europea di ricerca dedicata alla conservazione, caratterizzazione, distribuzione e valorizzazione delle risorse microbiche, la Microbial Resources European Research Infrastructure (MIRRI-ERIC). Il 5 marzo 2025, a Torino, nel Salone del Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino, è stato presentato il nodo italiano MIRRI-IT, rappresentato dal CNR e Università degli Studi di Torino, che ne coordina le attività nell’ambito del National Coordinators Forum dell’Infrastruttura. L’infrastruttura di ricerca riunisce oltre 50 centri e istituti, offrendo alla comunità scientifica internazionale e alla bioindustria l’accesso a una vasta gamma di microrganismi, dati e servizi con applicazioni in settori strategici per lo sviluppo del nostro paese, quali Salute, Alimentazione, Agroalimentare, Energia e Ambiente.
Fondamentale il lavoro di rete fatto dalla Joint Research Unit MIRRI-IT , coordinato dall’Università di Torino, fondata nel 2017 e a cui prendono parte 27 istituzioni, che ha permesso lo sviluppo di una stretta rete di collaborazione tra le collezioni italiane di risorse microbiologiche, e il Progetto PNRR SUS-MIRRI.IT (Strengthening the MIRRi-IR Research Infrastructure for Sustainable Bioscience and Bioeconomy) finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e coordinato dall’Università di Torino. ENEA come Ente associato alla JRU MIRRI-IT e co-proponente nel progetto PNRR SUS-MIRRI.IT, con 4 Unità Operative dislocate nei centri di Casaccia, Brindisi, Trisaia e Portici, ha intrapreso un percorso di valorizzazione della collezione microbica dell’Ente con una biobanca di microrganismi e personale altamente qualificato, laboratori avanzati, impianti sperimentali e strumentazioni di eccellenza per lo sviluppo delle biotecnologie, il trasferimento tecnologico e la valorizzazione delle risorse di biodiversità̀ microbica acquisite nel corso di oltre 30 anni di ricerca. I microorganismi forniscono servizi ecosistemici cruciali per la sostenibilità globale e lo sviluppo della bioeconomia. L’adesione dell’Italia all’infrastruttura MIRRI-ERIC avrà ricadute su tutto il nodo nazionale MIRRI-IT, con un significativo impatto scientifico, tecnologico e sociale, che porterà al progresso della scienza nello Spazio Europeo della Ricerca. Al di là del loro mandato originario di fornire servizi di ricerca di base, gli ERIC ora svolgono un ruolo cruciale nell'affrontare ampie sfide sociali e nell'allinearsi agli obiettivi politici dell'Unione europea.