Progetto BAIAS
Progetto BAIAS - Biocarburanti, Autorizzazione Integrata Ambientale e Aree Industriali Sostenibili
L’obiettivo del progetto stipulato tra il MiTE e l'ENEA, è la promozione di iniziative dirette a perseguire la transizione ecologica dei processi produttivi nell’ambito della gestione delle Aree Industriali, del loro rapporto con il territorio e nella valutazione dell’impatto ambientale dei processi di bioraffinazione e dei biocarburanti.
Il progetto si articola in 3 linee di attività: 1) Biocarburanti e Bioraffinerie di competenza della Divisione BIOAG; 2) Gestione sostenibile delle aree industriali e del territorio di competenza della Divisione USER; 3) La percezione pubblica: attività industriali soggette ad autorizzazione integrata ambientale (AIA) di competenza della Divisione PROTER.
Nell’ambito della linea di attività Biocarburanti e Bioraffinerie, il cui obiettivo è quello di definire materie prime per la produzione sostenibile di biocarburanti e il loro impatto sulla filiera agricola, la Divisione BIOAG è impegnata nelle seguenti attività: a) una valutazione della tipologia e della disponibilità, a livello nazionale, delle biomasse di diversa tipologia (lignocellulosiche, oleaginose), idonee alla conversione in biocarburanti liquidi; b) lo studio della composizione delle biomasse, al fine di valutare le emissioni di gas nell’ambito di una bioraffineria; c) la valutazione della produzione di matrici innovative ottenute da microalghe; d) la descrizione dei processi di trasformazione e delle tecnologie di conversione, disponibili a livello nazionale ed europeo. L'uso della biomassa come materia prima per la produzione di biocarburanti richiede un’attenta valutazione degli impatti indesiderati, legati sia alle fasi di approvvigionamento e gestione delle biomasse che alle emissioni di una bioraffineria di grandi dimensioni; inoltre, va valutato l’impatto dei biocombustibili sull’ambiente in funzione sia della natura che della tipologia della biomassa processata, sia dell’uso del biocombustibile che della tecnologia impiegata.
Nell’ambito della linea di attività Gestione sostenibile delle aree industriali e del territorio, l'attività della Divisione USER è finalizzata a fare una ricognizione delle diverse tipologie di aree industriali esistenti a livello nazionale e raccogliere esempi di parchi eco industriali a livello europeo ed internazionale, e successivamente a proporre modelli organizzativi ed applicativi di tipo parco eco industriale adottabili in maniera omogenea e trasversale sul territorio nazionale. In Italia, infatti, si riscontra la presenza di una serie variegata di strutture organizzative per le aree e agglomerati industriali, regolati a loro volta da una serie di strumenti normativi e competenze diversi (Consorzi di Sviluppo Industriali, Distretti Industriali, etc.). Anche la ricognizione anagrafica delle diverse tipologie organizzative delle aree e sistemi industriali esistenti a livello nazionale risente di questa situazione variegata e pertanto non esiste un sistema di riferimento nazionale. Parallelamente, il modello delle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) è variamente declinato nelle regioni italiane che hanno, ad oggi, dato seguito alla legge istitutiva delle APEA del 1998 (D.lgs. 112 1998) e si avvicina parzialmente ai modelli più evoluti di parchi eco-industriali, finalizzati ad una gestione sostenibile e circolare delle aree industriali e del territorio.
Nell’ambito della linea di attività La percezione pubblica: attività industriali soggette ad autorizzazione integrata ambientale (AIA), la Divisione PROTER è coinvolta nella realizzazione di una piattaforma per il monitoraggio, l’analisi e la comunicazione di informazioni, di supporto al MITE, in grado di fornire una risposta alle esigenze dei cittadini, tramite la raccolta e la valutazione delle necessità e delle proposte riscontrate in un determinato ambito geografico, con relativo e conseguente rilascio di comunicazioni e informazioni utili. Si propone l’implementazione di un modello di comunicazione articolato in tre fasi: (A) individuazione delle esigenze di informazione dei cittadini, (B) realizzazione di un sistema informativo per rispondere alle esigenze individuate, (C) supporto al MITE nelle attività di gestione dei procedimenti di autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio di istallazioni IPPC per le quali sono emerse criticità nei rapporti con il territorio (es. impianti di raffinazione). Il raggiungimento di questi obiettivi passa attraverso la realizzazione di un Sistema Informativo Web per rispondere alle esigenze individuate ed in particolare per l’attivazione di un canale di comunicazione interattivo tra MITE e potenziali utenti (singoli cittadini, organizzazioni territoriali, associazioni, PA locale), in aggiunta ad una interfaccia web per la segnalazione al MITE di eventuali anomalie e/o problematiche riscontrate sul territorio, in presenza di installazioni AIA, che possono rappresentare un probabile rischio per la salute dell’uomo o per l’ambiente.