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Progetto SENTINEL

SENTINEL: The impact of sea ice diSappearance on highEr North aTlantic clImate and atmospheric bromiNe and mErcury cycLes

Isole Svalbard (credits  A. Spolaor CNR-ISP)
Acronimo: 
SENTINEL
Tipo di Finanziamento: 
Programmi Nazionali
Programma: 
Programma di Ricerca in Artico PRA
Durata: 
da 10 Febbraio 2021 a 10 Febbraio 2023
Ruolo ENEA: 
Partner
Responsabile di Progetto: 
Claudio Scarchilli
Personale: 
Antonio Iaccarino
Status: 
Concluso

Il progetto ha come obiettivo quello di dimostrare, per la prima volta, come il ghiaccio marino, non solo svolge un ruolo fondamentale nel bilancio energetico e nei meccanismi della cosiddetta “amplificazione artica”, ma influisce anche sui processi chimici dell’atmosfera della regione, come i cicli  del bromo e del mercurio.

SENTINEL  prevede l’analisi di due carote di ghiaccio ottenute in due differenti regioni artiche, una nelle isole Svalbard (ghiacciaio Holthedalfonna 79.15 N, 13.38 E; 1150 m. a.s.l.) e l’altra nella parte Est del Plateau della Groenlandia (EGRIP site 75.63N, 35.99W, 2660 m a.s.l.).

Le informazioni ricavate dalle carote sulla variabilità dei quantitativi di bromo e mercurio depositati nelle differenti aree, verranno messe a confronto con dati da satellite di estensione di ghiaccio marino e misure in situ di accumulo nevoso. Inoltre, verranno utilizzati modelli di trasporto atmosferico per comprendere le possibili aree di provenienza delle due specie chimiche. Il quadro emergente permetterà di comprendere meglio se la drammatica variazione dell’estensione di ghiaccio marino, documentata nelle ultime quattro decadi, abbia portato a una variazione sia delle sorgenti che del quantitativo delle specie chimiche analizzate, presenti in atmosfera e successivamente trasportate verso le due aree di studio. All’interno del progetto, ENEA si occuperà principalmente del confronto fra dati delle carote di ghiaccio e di precipitazione nevosa e dell’utilizzo dei modelli di trasporto atmosferico legati all’identificazione delle aree sorgenti.

Il progetto si svilupperà in 36 mesi ed è coordinato dall’Istituto di Scienze Polari del CNR, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica Università dell’Università Ca' Foscari di Venezia, l'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del CNR) e ENEA. Alcuni fra i più importanti istituti internazionali nel campo degli studi climatici, tra cui Centre for ice and climate (CIC) Niels Bohr Institute, l’Institute of Physical Chemistry (CSIC), il Norwegian Polar Institute (NPI), l’Institute of Environmental Geosciences (IGE), il Villum Research Station (VRS) ed il Norwegian Institute for Air Research (NILU) collaboreranno alle attività da svolgere nell’ambito del progetto stesso.

Clima: scienziati in Artico per studiare ghiacci marini e precipitazioni su ENEAInform@ 11 febbraio 

https://www.enea.it/it/Stampa/news/clima-scienziati-in-artico-per-studia...