ICOS Italy meets in Lampedusa
Dal 6 all'8 giugno, si svolgerà presso l'Area Marina Protetta delle IsolePelagie l'evento ICOS Italy meets in Lampedusa organizzato dal CNR in collaborazione con l'ENEA.
Event type | International meetings |
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Attendance | Hybrid event |
Event starts | 06/06/2023 - 14:30 |
Event ends | 06/08/2023 - 19:00 |
Location |
Lampedusa, Italy More info Lampedusa Via Cameroni s.n.c. Directions |
Reference personnel |
Dal 6 all'8 giugno, si svolgerà presso l'Area Marina Protetta delle Isole Pelagie, l'evento ICOS Italy meets in Lampedusa, organizzato dal CNR in collaborazione con l'ENEA, con il duplice obiettivo di fare il punto sull’infrastruttura europea di ricerca ICOS, i risultati ottenuti e le prospettive future e sulle fasi conclusive del Progetto Potenziamento della Rete di Osservazione ICOS-Italia nel Mediterraneo (PON PRO-ICOS-Med), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, avviato nel 2019.
ICOS, ovvero l’Integrated Carbon Observation System, è una infrastruttura di ricerca europea che ha lo scopo di ottenere misurazioni di alta precisione della concentrazione dei gas serra in atmosfera, in mare e nell’ecosistema terrestre, e di fornire dati a supporto dei decisori nelle strategie per contrastare il cambiamento climatico ed i suoi impatti. In particolare, i dati raccolti aiutano a comprendere gli scambi di carbonio tra le tre componenti Atmosfera-Terra-Oceano e le interconnessioni con il clima e con le altre sfide ambientali.
L’evento si svolge in concomitanza con le fasi finali del progetto "Potenziamento della Rete di Osservazione ICOS-Italia nel Mediterraneo" (PON PRO-ICOS_MED PON RI 2014-2020 PRO-ICOS_MED PIR01_00019 e CIR01_00019), finanziato dal Ministero dell'Università e Ricerca, ed è co-organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, come responsabile della Joint Research Unit ICOS Italia e del progetto PON PRO-ICOS_MED, e da ENEA, responsabile dell’Osservatorio Climatico di Lampedusa. Si tratta di un evento di grande rilievo considerando che Lampedusa, oltre ad essere il sito più meridionale della rete europea, è anche l’unico che effettuerà il monitoraggio degli scambi di CO2 tra i comparti atmosfera, mare e vegetazione terrestre. L’enorme disponibilità di dati, condivisi con la comunità scientifica internazionale, pone le basi per un avanzamento nella conoscenza dei complessi meccanismi con cui l’ambiente Mediterraneo sta reagendo e reagirà in risposta ai cambiamenti climatici, da cui dipende la sostenibilità sul medio-lungo periodo di tutta la regione.
La partecipazione è su invito.