Giovedì 17 ottobre, nella sessione "The Italian Engagement in the Arctic", Claudia Brunori, Direttrice del Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali, partecipa all'incontro con l’intervento " The ENEA Commitment in the Arctic: Over 30 Years of Climate Observations".
La Arctic Circle Assembly 2024 si svolge dal 17 al 19 ottobre a Reykjavík, in Islanda, presso l'Harpa Concert Hall and Conference Centre. L'Assemblea riunisce governi, istituti di ricerca, università, aziende, associazioni ambientaliste, comunità indigene, cittadini e altri soggetti per un dialogo completo e democratico sull'Artico. L'Assemblea è un luogo di impegno, cooperazione e celebrazione a livello internazionale, dove i partecipanti sono invitati a presentare le loro proposte.
ENEA, in collaborazione con Università ed enti di ricerca (in particolare CNR, INGV e OGS) svolge da molti anni un ruolo fondamentale nell’ambito delle ricerche internazionali e del Programma Italiano di Ricerche in Artico (PRA), in particolare attraverso la raccolta, l’elaborazione e lo studio di dati utili alla comprensione dei processi che sono alla base dei rapidi cambiamenti climatici che stanno avvenendo in Artide.
Le attività di ricerca svolte affrontano vari aspetti dei rapidi cambiamenti che avvengono in Artide: il trasporto di inquinanti e i processi che governano la loro distribuzione in vari comparti, compreso l’ecosistema; i meccanismi che legano le rapidissime variazioni del ghiaccio marino con la composizione dell’atmosfera; le interazioni tra superficie, particolato e nubi, che giocano un ruolo chiave nel sistema climatico Artico; le complesse connessioni fra precipitazione e albedo superficiale.
In particolare, i ricercatori e le ricercatrici ENEA effettuano misure di lungo periodo e studi sul clima presso il Thule High Arctic Atmospheric Observatory, le cui prime misure risalgono al 1990, all’interno della Pituffik Space Base, nella Groenlandia nord-occidentale. Sono presenti presso questo osservatorio numerosi strumenti utili per la misura del bilancio della radiazione, la composizione dell’atmosfera, la caratterizzazione della precipitazione.
L’Artico, infatti, si conferma un hot-spot per lo studio dei cambiamenti climatici, i cui effetti sono sempre più evidenti a tutte le latitudini. Per queste ragioni il Programma Italiano di Ricerche in Artico si è focalizzato sul fenomeno della cosiddetta “amplificazione artica”, sugli ecosistemi artici, sull’atmosfera e sulla colonna d’acqua dei mari artici, sulle ricostruzioni paleoclimatiche e sugli effetti della crisi climatica sulle popolazioni che vivono in Artico.
Sono aperte le registrazioni per l'Assemblea del 2024 e per l'Arctic Circle Business Forum, una nuova iniziativa che verrà lanciata alla prossima Assemblea.